venerdì

Focaccia golosa



E' da tanto che volevo provare a fare una focaccia, ma mi sono sempre fermata davanti allo scoglio del lievito madre. Ho provato a farlo, mi è venuto, l'ho usato, ma poi essendo un pò SDF (senza domicilio fisso) mi toccava sempre andare in giro con bilancia e ciotolina per dargli da mangiare. Un Tamagochi insomma. Poi con l'arrivo dell'inverno mi è risultato più difficile usarlo, perché lievitava più lentamente e così l'ho impunemente lasciato morire. Nel libro Cresci di Zoia e Massari ho trovato però, una bella ricetta col lievito di birra (ha un'alveolatura più fine) che mi piaceva assai. Ho provato quindi a cimentarmi nell'esperimento, ottimo risultato!L'unico neo, neanche tanto piccolo, riguarda il mio povero kitchen aid che si è slogato un braccio e dovrò portarlo dal medico, l'impasto era troppo e lui non ce l'ha fatta. ufffffffff!!!

Io mi son fatta arrivare gli stampi da qui.

mercoledì

Prove tecniche da pasticcera


Ogni tanto qualcuno si sbaglia di grosso e crede che io sia una pasticcera solo perché mi viene qualche ciambella col buco in più di qualcu'un altro che si cimenta con quest'arte da meno tempo. Mi si chiede allora di metter su un'attività, di fare qualcosa di concreto per non rendere vani i miei sforzi. Delle volte penso che sarebbe una bella idea, ma poi mi rendo conto che mi mancano troppo cose per essere un'imprenditrice vera. Il problema (tra gli altri) è che non mi so organizzare, sono troppo fantascientifica. Insomma mi credo marziana, ma ho sentimenti da terrestre. Sempre in lotta tra ciò che voglio fare e ciò che dovrei concludere, alla fine mi trovo con un pugno di mosche in mano, troppo ideali per essere reali e così, pure quelle, finiscono per popolare solo la mia fantasia.E così l'atro giorno mi ha chiamato un'amica, una pasticcera vera, di quelle con le palle, che lavorano 14 ore al giorno e partoriscono autentiche opere d'arte, lei è in Giappone e vorrebbe tornare in Italia, mi si è paventata l'idea di mettere su qualcosa con lei, solo che io...boh non so! Mi piacerebbe continuare ad insegnare, a lavorare coi ragazzini e fare la signorina Rottermehier insomma. Mi domando se entrmbe le cose siano conciliabili e intanto continuo a provare ad imitare i grandi fautori di dolci con qualche sbiadita imitazione. Questa era la torta di compleanno per il mio compare!

martedì

E fritoe

Colori ovunque, gente strampalata, vestiti pittoreschi e bambini fiabeschi. Non c'è che dire siamo a carnevale. Questa mattina alle otto nei pressi di Piazza San Marco c'erano due belle maschere agghindate con abiti importanti, mi domandavo quanta preparazione ci fosse dietro a quelle apparenze e a che ora avranno dovuto destarsi. Effettivamente in questo periodo molte persone danno il meglio di sè, se vogliamo  si può dire che si impegnano anonimamente per animare lo spirito ed il temperamento altrui. Io lo vedo un pò come l'unione tra la creatività personale e la gratuità di un gesto nobile. Ormai sono pochi i veneziani che sentono veramente questa festa, così ci pensano i "foresti" ad animarla come si deve. Mi piace tantissimo l'idea secondo la quale tutti per qualche giorno all'anno possono decidere di essere chi vogliono, ricoprendo un ruolo diverso nella società nell'anonimato più totale. Anche questa è una forma di viaggio!



DA FARE LA VEGLIA

Si tratta di due impasti mescolati in percentuali diverse:
1/3 di pate à choux
2/3 di impasto per frittelle

Ingredienti per la pate à choux
100 gr acqua
100 gr latte
90 gr burro t° ambiente
120 gr farina
5 gr sale
200 gr uova
un pizzico di zucchero

Mettere a bollire l'acqua col burro, il sale e lo zucchero. Versarvi la farina a pioggia fuori dal fuoco, incorporare il tutto con la frusta. Riportare sul fuoco e mescolare finchè la pasta non si stacca dalle pareti della pentola.
Fuori dal fuoco aggiungere un uovo alla volta e omogeneizzare. Far raffreddare completamente.

Ingredienti per l'impasto delle frittelle:
125 ml latte
75 gr uova
40 gr burro pomata
8 gr lievito di birra fresco
2 hg farina
5 gr sale
20 gr zucchero
QB rum o grappa
scorze d'arancia
100 gr uvetta
30 gr pinoli

Mettere nell'impastatrice col gancio il lievito col latte e farlo sciogliere, aggiungere la farina, amalgamare e di seguito versarvi le uova gradualmente. Quando l'impasto è omogeneo inserire il burro. Pesare il sale e lo zucchero insieme ed aggiungere al resto. Finire con il rum, le scorze d'arancia e limone. Ne risulta un composto morbido, a questo punto versare la pate à choux ed azionare l'impastatrice a massima velocità. Le uvette ed i pinoli vanno messi alla fine così non rischiano di rompersi e scurire l'impasto. PS. COnsglio vivamente di mettere il superalcolico perché rende il fritto più asciutto e leggero.
Mettere in un tapper e riporre in frigo fino all'indomani.

Per cuocerle scaldare l'olio in una casseruola larga a bordi bassi a 180°. Fare delle quenelles aiutandosi con due cucchiai e tuffare nell'olio. Le frittelle sono cotte quando sono ben scure. Riporle su carta assorbene e successivamente cospargerne l'intera superficie di zucchero.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...